Le bolle di sapone sono protagoniste di gravi episodi di cronaca. Vi avevamo parlato, già un mese fa, di uno stock di bolle sequestrate dalle forze dell’ordine di La Spezia perché contenenti un pericoloso un batterio, lo Pseudomonas aeuruginosa. Pensavamo che la situazione si fosse risolta così, invece, da Torino nelle ultime settimane sono arrivate davvero delle brutte notizie.
I primi di agosto due bambini sono stati ricoverati all’ospedale Regina Margherita con febbre alta dopo avere utilizzato una pistola spara-bolle di sapone di produzione cinese acquistata nella grande catena di negozi danese Tiger. Dopo una serie di esami batteriologici, è emerso che nell’acqua erano presenti alcuni batteri patogeni in grandi quantità. Tra i batteri trovati, ci sono anche lo pseudomonas aeruginosa (che abbiamo nominato poco fa ed è lo stesso della mozzarella blu), lo staphylococcus epidermidis, lo stenotrophomonas maltophilia, l’achromobacter species, l’acinobacter e l’achromobacter denitrificans. Le pistole sono state ritirate dal mercato.
L’episodio, però, si è ripetuto due giorni fa, di nuovo a Torino: una bambina di appena 5 anni, dopo aver giocato con le bolle di sapone, ha avuto la febbre alta. La pistola spara-bolle anche in questo caso ha a che fare con il mercato cinese e nuovamente sono stati identificati nell’acqua sette batteri pericolosi. È importante che i genitori che hanno acquistato il giocattolo sostituiscano il liquido, intanto i Nas stanno lavorando per sequestrate dal mercato il prodotto.
Come sempre il consiglio è quello di evitare l’acquisto di prodotti di dubbia produzione, soprattutto se non hanno sulla confezione il marchio di garanzia europeo. Diffidate dai prodotti troppo economici: è sempre meglio educare il bambino ad avere qualche gioco in meno, ma con più qualità. È difficile prestare attenzione a tutti, ma come dimostra questa storia (che sicuramente non è ancora finita) non si può abbassare mai l’attenzione quando in ballo c’è la salute dei bambini.
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