Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Adelaide e pubblicato sul British Journal of Obstetrics and Gynaecology, in caso di gravidanza gemellare partorire prima del termine naturale aiuta a prevenire complicazioni. Più precisamente, il termine suggerito dai ricercatori è quello delle trentasette settimane. L’analisi condotta su un campione di 235 donne di tre diversi paesi (Australia, Nuova Zelanda e Italia) ha permesso di stabilire che i gemelli nati prima del termine naturale della gravidanza avevano molte meno probabilità di nascere più piccoli dell’età gestazionale rispetto ai neonati nati a termine.
In caso di gravidanza gemellare, infatti, il rischio è che uno o entrambi i nascituri smettano di crescere. Tra le conseguenze di ciò vi è non solo il basso peso alla nascita ma anche l’aumento del rischio di insorgenza di diabete e patologie cardiache in età adulta. Se i piccoli vengono al mondo alla trentasettesima settimana invece, sottolinea la dottoressa Jodie Dodd del Robinson Institute presso l’Università di Adelaide e Women’s & Children’s Hospital, si osserva una riduzione significativa del rischio di complicanze gravi per la salute dei piccoli a breve e a lungo termine. Allo stesso tempo non vi è alcun aumento dei rischi associati alla immaturità o al parto indotto.
Questo dunque l’augurio della studiosa:
Speriamo che questo studio aiuterà i medici a formulare raccomandazioni per le donne sane con gravidanza gemellare che portino a meno complicazioni alla nascita, e quindi offrire una vita più sana e più felice per i loro bambini
Lo studio australiano, da’ltra parte, conferma quanto già emerso da studi precedenti e avalla le linee guida emanate nel 2011 dal Royal College degli Ostetrici e Ginecologi, secondo le quali in caso di gravidanze gemellari senza complicazioni in donne sane è consigliabile partorire alla trentasettesima settimana di gestazione.
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