Le mamme sono sempre più tecnologiche. Questa è una realtà da cui non si scappa. Come abbiamo detto in altre occasioni, sono numerose le donne che online condividono gioie e dolori della maternità. Un nuovo studio, però, ha dimostrato che la piazza più frequentata dopo il parto è proprio Facebook. Come mai il social network più discusso al mondo diventa una valvola di sfogo per la neomamma?
Intanto è necessario fare una premessa: i primi mesi a casa con il bambino sono belli, ma possono essere anche alienanti. E non c’è bisogno di provare vergogna nell’ammetterlo. Il cucciolo non fa altro che rispondere ai suoi bisogni primari (dormire, mangiare, piangere) e il tempo di interazione con altri adulti è davvero poco. Facebook è da sempre un modo per farsi “i fatti altrui”, incontrare gli amici, chiacchierare e come per la community di Tuttomamma anche scambiarsi qualche consiglio e un po’ di solidarietà. È abbastanza umano quindi cercare un po’ di calore, anche nei blog. Secondo i ricercatori dell’Ohio State University, il 44 percento delle neomamme passa dopo il parto più tempo su Facebook, contro il 31 percento dei papà.
Da quest’indagine, diffusa da LaStampa, emerge anche un altro aspetto: la nascita di un bambino mette alla prova il rapporto di coppia. In che senso si può leggere questo dato? Se la donna passa metà del suo tempo ad accudire il bambino e quando ha uno spazio libero sta online, quando interagisce con il proprio partner? Purtroppo l’arrivo di un pupo non è sempre facilmente digeribile per lui e lei. Si fa fatica a capirsi, ci si rende conto che si hanno visioni differenti non solo sul concetto di educazione e crescita del cucciolo, ma anche sui ruoli all’interno di una relazione. Attenzione, non è per tutti così, ma per molti sì. Essere bravi genitori non sempre vuol dire essere buoni partner per un uomo o una donna con figli. Velata, ma sostanziale differenza.
Così ci si rifugia online, per condividere i pensieri della maternità, ma soprattutto per sfogarsi, lamentarsi e sentirsi capiti. Per quanto riguarda l’uso di Facebook, entrambi i genitori hanno ammesso di aver pubblicato la foto dei bambini (93 percento per lei contro 71 percento per lui). È una forma di narcisismo.
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