La pillola anticoncezionale è utilizzata da molte donne a scopo terapeutico, per regolarizzare il ciclo mestruale in caso di patologie, anche gravi, come la sindrome dell’ovaio micropolicistico o di endometriosi. Allo studio c’è un farmaco di nuova generazione con cui dovrebbe essere possibile programmare, nel vero senso della parola, le mestruazioni. A darne la notizia sono gli esperti della Società italiana di contraccezione e della Federazione italiana di sessuologia scientifica.
Le pillole sono in linea di massima strutturate su due modelli: 21 compresse da sospendere sette giorni, tra la fine di una confezione e l’inizio di quella nuova, oppure 24 compresse attive seguite da 4 di placebo. In questo caso si ha solo la sensazione di non smettere mai l’assunzione, perché ovviamente le ultime 4 sono dei palliativi. Il nuovo anticoncezionale, che dovrebbe arrivare in Italia tra circa un anno, è no stop (detta anche annuale), ovvero si dovrà prendere senza interruzioni.
È stata realizzata per consentire alle signore di decidere quando avere il ciclo: in questo modo potranno organizzare meglio anche la loro vita privata (pensiamo alle vacanze al mare ndr.). Molte donne già utilizzano (con superficialità in alcuni casi) quell’attuale così, interrompendo prima la confezione e prolungandola di qualche giorno, per posticipare o anticipare le mestruazioni. Rossella Nappi, professore della Clinica ostetrica e ginecologica dell’Università di Pavia, ha dichiarato:
Si tratta di un contraccettivo indirizzato a tutte le donne e che non presenta alcuna controindicazione dal punto di vista medico o fisiologico. I vantaggi di questa nuova pillola sono moltiplici, soprattutto perché molte donne soffrono di disturbi anche gravi legati al ciclo mestruale.
L’anticoncezionale ha già avuto l’autorizzazione dell’Ente europeo per i farmaci (Ema) e adesso deve passare un altro esame importante, quello che le consentirà di arrivare nelle nostre farmacie, l’approvazione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). La pillola no stop sarà venduta insieme a un device elettronico che servirà per tenere il conto delle pillole assunte e soprattutto, stabilita la sospensione, sarà in grado di calcolare quando arriverà il ciclo con una certa precisione.
Quello che non è ancora stato chiarito è come si strutturata la protezione da gravidanze indesiderate: per questo dobbiamo attendere che l’Aifa ci dica qualcosa in più.
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