Sappiamo bene (e ne abbiamo parlato anche qui all’interno di Tutto Mamma) quanto sia importante per una futura mamma assumere durante il periodo della gravidanza l’acido folico in modo particolare se si assumono particolari farmaci, come ad esempio quelli antiepilettici (ma non solo).
Restando proprio in tema acido folico, vogliamo rendervi partecipi dei risultati di una ricerca compiuta dall’Università di Adelaide, in Australia e pubblicata all’interno dell’ American Journal of Epidemiology. E’emerso che le mamme che avevano assunto supplementi di acido folico durante la tarda gravidanza incorrevano in un rischio maggiore del 26% di avere figli che soffrivano di asma allergico durante i primi anni di vita; per arrivare a questa conclusione hanno preso in esame 500 mamme, analizzando le loro abitudini alimentari, il vizio del fumo, gli stili di vita e, appunto l’assunzione di acido folico.
Secondo Michael Davis, autore della ricerca
Crediamo che questo sia il primo studio condotto nell’uomo che dimostra che un incremento nel consumo di acido folico, di folato in particolare, durante gli ultimi mesi della gravidanza incrementi significativamente il rischio di asma allergico nei bambini di tre anni e mezzo di età
Non ci sarebbero invece rischi se l’assunzione avviene prima della gravidanza o durante il primo trimestre. Il ricercatore prosegue dicendo
I nostri risultati sono in accordo con le raccomandazioni attuali nel periodo precedente alla gravidanza e durante il primo trimestre uttavia, questi sottolineano l’importanza di considerare al meglio le attuali linee guida relative alla supplementazione vitaminica così da massimizzare gli effetti neuroprotettivi e minimizzare i potenziali eventi respiratori avversi sui figli
Ricordiamo che le linee guida consigliano, per evitare difetti del tubo neurale (come l’anencefalia e la spina bifida) nei nascituri di assumere supplementi di acido folico nel corso del primo trimestre di gravidanza e nel mese precedente al concepimento.
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