Tocofobia, ovvero la paura del parto

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La paura del parto, ovvero la tocofobia, è un sentimento comune e molto normale nelle donne, sia nelle primipare sia in quelle che hanno già dei figli, perché ogni parto è una storia a sé e non si possono fare confronti. In particolare, se nel primo parto ci sono stati dei problemi, la donna vive con maggiore preoccupazione quelli successivi, ma non solo: basta un piccolo allarme, anche insignificante, a creare ansie e paure nella gestante.

Pur essendo comprensibile, la paura non aiuta ad affrontare questo delicato momento, anzi, neutralizza la possibilità di analizzare lucidamente l’evento. Cosa fare allora? Alcuni esperti sostengono che il miglior modo per superare una paura è affrontarla; questo è senz’altro vero in alcuni casi, ma, fermo restando che non tutte le persone riescono ad affrontare direttamente una cosa che le spaventa, bisogna considerare che la paura del parto non è una fobia qualunque.

Di questa scuola di pensiero si possono, però, cogliere alcuni suggerimenti, primo fra tutti quello di non negare la propria paura e di condividerla con le persone che possono partecipare a questo evento, dal partner ai famigliari, passando per i medici e l’ostetrica, e cercare di capirlo, magari frequentando un corso pre-parto.

Altre scuole di pensiero sostengono che la tocofobia sia legata a problematiche più profonde piuttosto che a una semplice paura; l’ansia e l’angoscia che investe la gestante all’ultimo mese di gravidanza può essere connessa a conflitti interni, come la paura dei cambiamenti che il bambino porterà nella propria vita, o la sensazione di inadeguatezza ad affrontare il nuovo ruolo.

Secondo gli esperti questi attacchi di panico colpiscono soprattutto gli ultimi tre mesi della gravidanza, con un peggioramento nell’ultimo mese; in questi casi l’unica cosa da fare è rivolgersi ad una psicoterapeuta, per cercare di concentrare le paure ed affrontare il parto e il post partum nel modo più sereno possibile.

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