La pelle dei neonati è morbida, liscia e profumata ma allo stesso tempo molto delicata e sensibile. La pelle dei bambini, soprattutto nei primi mesi di vita, è sottile, delicata ed indifesa e per questo merita particolari cure ed attenzioni. Capita spesso che le neomamme durante una delle “ispezioni” di routine scorgano piccole imperfezioni della pelle dei loro bambini come, ad esempio, le cosiddette macchie caffelatte.
Cosa sono
Le macchie caffelatte, dette anche cafè au lait spots, sono il risultato di una iperpigmentazione melanica di tipo assolutamente benigno.Nello specifico, le macchie caffelatte sono degli accumuli di melanina in determinate zone dell’epidermide del bambino e spesso sono congenite, presenti,cioè, fin dalla nascita. Le macchie caffelatte sono molto frequenti nei bambini. Colpiscono all’incirca il 10-20% dei bimbi sani. La presenza di questi accumuli di melanina non deve destare preoccupazione perchè per la maggior parte dei casi non rappresentano un pericolo per la salute del bambino. Le macchie caffelatte possono comparire su qualsiasi zona del corpo e possono avere dimensioni variabili da pochi millimetri a qualche centimetro.
Diagnosi e cura
Le macchie caffelatte possono essere diagnosticate attraverso una semplice osservazione della pelle del bambino. Generalmente è la madre ad accorgersi che il bimbo presenta degli accumuli di melanina in determinati punti dell’epidermide. L’eventuale presenza di macchie caffelatte non deve allarmare perchè si tratta di formazioni benigne. E’ comunque sempre opportuno consultare il medico per una diagnosi precisa. Il pediatra, attraverso una semplice visita, osserverà le macchie cutanee e valuterà se si tratta o meno delle cosiddette macchie caffelatte. Se il bambino presenta un numero di macchie superiore a 6 è opportuno consultare uno specialista poichè le macchie possono essere la spia di un problema più serio.
Se lo specialista lo ritiene necessario, è possibile optare per un trattamento laser per schiarire le macchie cutanee. Il trattamento, però, deve essere eseguito quando il bambino è più grande.
Via | ItaliaSalute.it
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