Avete partorito da poco e ricordate i dolori del parto perfettamente. Li avete così chiari in mente, da poterli chiamare per nome? Siete delle mamme in attesa e temete quel fatidico momento? È un passaggio di grande gioia, ma complicato per tutte le donne. Purtroppo nascita significa anche dolore. E non esiste un modo per evitarlo, anche perché la famosa epidurale è ancora una rarità nella maggior parte degli ospedali.
Ci sono strutture che non forniscono il servizio, altre, invece, che la fanno solo a pagamento (a partire da 1.000 euro) e, infine, gli integralisti del parto naturale a tutti i costi. Questi ultimi di solito sono ginecologi uomini, che sponsorizzano il momento del parto come un trauma necessario per la salute del bambino. Intendiamoci, è una cosa vera, ma perché non addolcire un pochino di più la pillola alla mamma, soprattutto in un Paese in cui è necessario ridimensionare il numero dei cesari?
Se siete interessate a gestire il travaglio, ma anche le fasi successive al parto, con più consapevolezza e serenità, dal 27 febbraio a Torino al Milton H. Erickson Institute si terrà un corso di 9 giorni dedicato alle tecniche di autoipnosi di preparazione al parto. A cosa serve? Prima cosa a rilassarsi e poi a imparare a gestire il dolore. Gian Carlo Di Bartolomeo, Medico e Direttore dell’Istituto, ha spiegato:
Durante il travaglio, la donna sperimenta una sequenza di contrazioni dolorose intervallate da momenti di pausa. I processi ipnotici, lavorando sulla rappresentazione cognitiva ed emotiva di una situazione, interagiscono in modo profondo sulla percezione dolorifica, riducendola e rendendola di fatto gestibile.
Il corso non è rivolto solo alle mamme, ma anche alle ostetriche e alle puericultrici. In questo modo il personale sanitario sarà formato e potrà aiutare le gestanti proprio nei momenti più importanti e assistere la donna durante il parto.
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