Il latte materno rappresenta l’alimento migliore per il bambino nei primi mesi di vita, questo infatti non solo contiene tutti i nutrienti necessari per una crescita sana e corretta, ma protegge il neonato anche dallo sviluppo di infezioni (gastrointestinali, respiratorie, urinarie) e ne rafforza il sistema immunitario garantendogli allo stesso tempo un sonno più regolare e tranquillo grazie al contenuto di caseomorfine, veri e propri calmanti naturali.
Analogamente, allattare al seno giova alla salute della mamma riducendone il rischio di insorgenza di patologie quali il tumore mammario e alle ovaie e, più tardi, l’osteoporosi. Inoltre, la neo-mamma che allatta il proprio bimbo consuma un bel pò di calorie e ritorna più velocemente al peso pre-gravidico, mentre la produzione di ossitocina, stimolata dalla suzione, aiuta ad uscire più velocemente dal periodo del cosiddetto capoparto.
L’allattamento al seno deve iniziare subito dopo il parto. Tuttavia, i primi tre-quattro giorni dopo il parto si potrà osservare la fuoriuscita di un liquido giallastro, il colostro, mentre la montata lattea vera e propria arriverà passato questo breve periodo di tempo, stimolata dalla suzione. In ogni caso, il colostro basterà a soddisfare le necessità del piccolo nei primi giorni di vita.
Durante tutto il periodo dell’allattamento esclusivo al seno al bambino non andranno somministrati altri liquidi, come acqua o tisane, nè gli dovrà essere offerto alcun tipo di succhiotto artificiale. La mamma dal canto proprio dovrà evitare il consumo di cibi che possono nuocere al suo benessere (e dunque ripercuotersi su quello del bambino) e limitare fortemente l’assunzione di alcol, mentre è superfluo aggiungere che dovrà astenersi del tutto dal fumare.
Le poppate al seno, al contrario di quanto accade con l’allattamento al biberon, non si svolgono ad orari prestabiliti: il bambino dovrà avere la possibilità di nutrirsi ogni volta che lo richiede, anche a intervalli brevi.
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