Avere un bambino e dove rinunciare al proprio lavoro. Purtroppo capita a numerose mamme di doversi fermare. Per alcune è una scelta, per altre un’imposizione. Secondo recenti dati Istat, il 15% delle signore smette di lavorare per la nascita di un figlio e tra il 2008 e il 2009 sono state licenziate o costrette a dimettersi, a seguito di una gravidanza, circa 800 mila donne.
Sempre da quanto emerge dal rapporto 2010 dell’Istat, inoltre, la disparità tra lavoro femminile e maschile è ancora molto elevato. I maschietti continuano a guadagnare, a parità di ruolo, un 20% in più. Per questo credo sia importanti segnalarvi una realtà come Moms@Work. È un progetto di Gi Group dedicato al reinserimento nel mondo del lavoro di mamme professioniste. Questa realtà è attiva per adesso solo in Lombardia.
Se andate sul portale, trovate sulla vostra destra una sezione molto interessante. È in fucsia ed è all’interno di un riquadro intitolato le mamme. Ecco, qui, potete visualizzare tutte le posizioni ancora aperte e di conseguenze inserire il vostro cv per fare dei colloqui e sperare di trovare un impiego. Ma c’è di più. Moms@Work non vi lascia sole e vi dà davvero tanti consigli per presentarvi e per riscrivere il cv.
Stare lontane dal mondo del lavoro, spesso fa perdere di vista le novità del mercato. Per esempio, il curriculum è un biglietto da visita fondamentali. Oggi però non va più di moda scrivere papiri di più pagine: c’è il formato europeo che obbliga a essere precisi e stringati. Se invece non avete perso il posto, ma non sapete come gestire la gravidanza, non vi preoccupate. Troverete anche in questo caso interessanti consigli.
Il primo è quello di mantenere un dialogo con la propria azienda per informarla su cui avete intenzione di gestire la maternità. È importante la trasparenza più totale e se non siete convinte di voler continuare a lavorare: non è un fallimento. Sono tante le donne che scelgono di stare a casa. Continuate a mantenere i contatti attraverso un canale come Moms@Work (non si sa mai nella vita) e godetevi il momento.