Si chiama Danica ed è nata nelle Filippine la bimba cui le Nazioni Unite hanno conferito il titolo di 7th billion baby. Eh si perchè con l’arrivo di questo nuovo piccolo miracolo al mondo siamo diventati ben sette miliardi! E se da un alto l’ONU ha pensato giustamente di felicitarsi con i neogenitori donando loro una torta e una somma di denaro e conferendo alla piccola una borsa di studio, il titolo assegnato fa il punto su un piccolo problemino: il pianeta è sovraffollato.
D’altra parte la bimba è nata in un paese che è al dodicesimo posto nella classifica mondiale per popolosità ed ha dovuto contendersi il primato con una bimba, Nargis, nata a poche ora di distanza in un altro paese in cui con la natalità non si scherza: l’India.
Infatti, se in Italia e più in generale nei paesi occidentali ci distinguiamo per essere piuttosto avari in quanto a numero di figli messi al mondo, lo stesso non può dirsi per i paesi asiatici: in India si contano un miliardo e duecento milioni di abitanti; attualmente si tratta del secondo paese più popoloso al mondo dopo la Cina ma sembra sia destinato a superarne il primato entro il 2015 con i suoi 2.7 figli a testa.
La media di figli per ogni donna sale addirittura a quasi 4 nell’Uttar Pradesh dove la piccola Nargis è venuta al mondo. Un numero impressionante paragonato, appunto, alla media italiana ed europea. Il problema reale però non è certamente che nuove vite si aggiungano a quelle già esistenti ma la mancanza di risorse che segue di pari passo l’aumento della popolazione mondiale.
Che fare allora? Certo la soluzione non è certo a portata di mano e la questione è a dir poco delicata. Intanto nelle Filippine si discute una legge sulla promozione della contraccezione, avversata però dalla chiesa cattolica. Quel che è certo è che i bambini sono il futuro e quindi alla bimbe il nostro benvenuto e l’augurio di una vita felice.
