Che Halloween non convinca tutti, non fino in fondo, questo lo sapevamo già. Quando sbarcò nel nostro paese da oltreoceano, una decina d’anni orsono o poco più, se non ricordo male, confesso che anche io accolsi questa usanza anglosassone con una certa diffidenza, soprattutto perchè temevo che avrebbe finito per oscurare le nostre tradizionali feste di Ognissanti e della Commemorazione dei defunti, quest’ultima molto sentita nella mia terra d’origine.
Sono trascorsi un po’ anni da allora e poco per volta devo dire che ho superato il mio atteggiamento di rifiuto iniziale, da un lato perchè ho visto come siano rimaste salde le nostre tradizioni, per quanto meno “vistose” della chiassosa notte delle streghe, dall’altro perchè, una volta diventata madre, non possono certo non accogliere con calore l’entusiasmo di mio figlio per la festa di Aulen, come la chiama lui, che coincide al momento con la realizzazione di qualche manufatto alla scuola materna. Senza contare poi la mia passione sfrenata per i flm dell’orrore!
Ma si, mi sono detta, in fondo è solo un modo per esorcizzare la paura dell’ignoto e della morte (chi non ne ha bisogno) prendendosene gioco con travestimenti e goliardate. E proprio mentre anche io mi accingo a organizzare la mia notte horror ecco che mi imbatto in un articolo de La Stampa che reca la seguente notizia: monsignor Nosiglia, arcivescovo di Torino, si è pronunciato ieri pomeriggio a sfavore della festa di Halloween con le seguenti parole:
La prossima festa dei Santi e la commemorazione dei fedeli defunti, tanto care alla tradizione anche familiare del popolo cristiano, da anni sono contaminate da Halloween. Mi auguro che i genitori e gli educatori rigettino l’illusione che questa festa importata dagli Stati Uniti sia, tutto sommato, una carnevalata allegra e innocua, che non lascia traccia. E comprendano invece il rischio che comporta l’assecondare una festa che fa dello spiritismo e del senso del macabro il suo centro ispiratore. Tale festa non ha nulla a che vedere con la visione cristiana della vita e della morte; e il fatto che si tenga in prossimità delle feste dei Santi e del suffragio ai defunti rischia sul piano educativo di snaturarne il messaggio spirituale, religioso, umano e sociale che questi momenti forti della fede cristiana portano con sé
E poi, sottolineando l’aspetto puramente consumistico, del quale però devo dire non mi sembra scevro neanche il natale:
Questa ricorrenza è divenuta popolare nel “calendario consumistico” che impone l’immagine di un mondo di plastica, senza valori né riferimenti alla vita autentica delle persone. è il segno di un “colonialismo culturale” più subdolo, ma altrettanto grave di quello economico e sociale. Un mondo in cui ogni occasione è buona per divertirsi a comando, secondo regole e tempi che altri hanno stabilito per noi. Questa ossessione della festa di Halloween a tutti i costi rischia anche di diventare un modo per non affrontare mai seriamente le questioni più profonde della vita personale e della società
E voi cosa ne pensate mamme? E’ davvero così pericoloso Halloween?
[Fonte]