In questi mesi nel nostro paese si è parlato spesso della pillola abortiva RU486.
Come funziona
La pillola RU486 contiene mifepristone, cioè un principio attivo in grado di bloccare il progesterone e quindi la gravidanza.
Quali sono gli effetti collaterali
La pillola può provare dolori forti ed in alcuni casi anche sanguinamento.
Sebbene l’AIFA (Agenzia Italina del Farmaco) abbia dato il via alla commercializzazione anche nel nostro paese si teme che l’uso di questa pillola violi il contenuto della legge 194. Per rispettare questa legge la pillola RU486 potrà essere somministrata solamente in ambito ospedaliero e solo fino al 49° giorno della gravidanza (che corrisponde alla settima settimana).
A quanto pare nel nostro paese sarà definitivamente approvata la commercializzazione di questa pillola entro il 19 novembre con la pubblicazione all’interno della Gazzetta Ufficiale.
Proprio riguardo la RU486 la Chiesa nel mese di luglio ha espresso parere contrario. Ricordiamo a questo proposito le parole di Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia pro Vita
L’assunzione della Ru486 equivale ad un aborto volontario con effetto sicuro, perché se non funziona il farmaco c’è l’obbligo di proseguire con l’aborto chirurgico. Non manca nulla. Cosa diversa è la pillola del giorno dopo, che, pur rivolta ad impedire la gravidanza, non interviene con certezza dopo che c’è stato il concepimento. Per la Ru486, quindi, c’è la scomunica per il medico, per la donna e per tutti coloro che spingono al suo utilizzo. Rimango allibito dall’atteggiamento dell’Aifa e spero che ci sia un intervento da parte del governo e dei ministri competenti perché la pillola abortiva RU486 non è un farmaco, ma un veleno letale
Sempre Monsignor Sgreccia ricorda anche come a seguito della somministrane di questa pillola ci siano state 29 morti di donne nell’arco di 20 anni.
La pillola RU486 è stata introdotta in Francia nel 1988 e ad oggi viene già usata in molti paesi europei ed anche in Cina e Israele .
Vorremmo anche ricordare che la RU486 non deve essere in alcun modo confusa con la pillola del giorno dopo che è un contraccettivo di emergenza e che deve essere preso al massimo entro 72 ore dal rapporto considerato a rischio. Ha un alto dosaggio ormonale in grado di bloccare o ritardare l’ovulazione.
Pillola RU486 che non deve essere confusa neanche con EllaOne, pillola abbastanza simile a quella del giorno dopo ma che può essere presa entro 5 giorni dal rapporto considerato a rischio.
Torniamo invece a parlare della RU486 riportando le parole del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi
E’ già ora evidente che occorre un ricovero nelle strutture del servizio sanitario dal momento dell’assunzione al momento del completamento del processo di interruzione della gravidanza per via farmacologica. Quindi non e’ consentito un day hospital (Fonte:salute.agi.it)
E voi, cosa ne pensate?
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