Ci sono storie inquietanti. Leggendo le ultime notizie sulla fecondazione mi sono resa conto che “essere genitori” non è per tutti la stessa. Ognuno lo interpreta in modo diverso, a seconda del carattere e della cultura. Ci sono persone che donano sperma per fare soldi e non si preoccupano minimamente di avere figli in giro per il mondo. Questa è la storia di un donatore, Ben Seisler.
Questo signore ha soli 33 anni, fa l’avvocato e ha deciso di sonare il suo sperma alla «Fairfax Cryobank» in Virginia per pagarsi gli studi di legge. Tenete in considerazione che ogni prelievo prendeva ben 150 dollari. Una cifra di tutto rispetto per una fatica pari allo zero. Ora negli Stati Uniti c’è una sorta di documentari che racconta la storia di coloro che hanno deciso di fare i donatori.
Durante la prima puntata, il protagonista è stato proprio il signor Seisler, che ha scoperto di essere il padre biologico di ben 75 ragazzi, senza ovviamente contare quelli che dovranno ancora arrivare. Durante la trasmissione ha incontrato due piccoli (7 e 4 anni) avuti da una mamma single. Io sono rimasta molto colpita, non tanto perché esistano delle banche di questo genere, quanto per la leggerezza con cui le persone partecipano, per soldi.
Ora so di avere 75 figli, ma stando ai miei calcoli ho ragione di pensare che possano essere fra i 120 e i 140. Alcuni messaggi mi ringraziavano per quello che avevo fatto, mentre altri mi chiedevano se mi faceva piacere essere contattato dai bambini quando fossero cresciuti.
Ha raccontato il protagonista, perché esiste un servizio Donor Sibling Registry, una sorta di database in grado di mettere in contatto i bambini con il donatore, ovvero con il loro papà naturale. L’uomo ha ammesso di essere rimasto un po’ sconvolto dalle richieste di contatto, ma che sta abituandosi all’idea di avere dei “parenti non parenti”. È abbastanza scioccante e in molti lo stanno criticando, ma se non ci fossero dei Mr Seisler in giro del mondo quante donne dovrebbero rinunciare ai loro bambini?
[Fonte: Corriere]