Prendiamo spunto da un altro fatto di cronaca per porci una nuova domanda: è giusto, attraverso le pratiche di fecondazione, poter selezionare il corredo genetico del nostro bambino? La Cryos è forse la più grande banca dello sperma del mondo e ha deciso di non accettare più donatori dai capelli rossi perché non c’è richiesta.
Per essere più chiari: la maggior parte dei genitori non desidera bambini pel di carota, a parte le coppie di origine irlandese. A darne la notizia è stato il Daily Telegraph, che ha riportato anche le dichiarazioni di Ole Schou, direttore della banca, in cui spiega che i donatori rossi sono superiori alle reali richieste. Avere un bambino è diventato per caso un business?
Questa notizia prima mi ha fatto sorridere, poi mi ha angosciata. Si parla di fecondazione come un gioco, gran parte di carattere estetico, con cui combinare il bambino ideale. È umano sognare che il proprio piccolo sia bellissimo, così com’è umano immaginarsi un piccolo biondo e riccio o moro con tanti spaghettini.
Quello che però è strano è pensare di scegliere un donatore affinché il proprio bimbo abbia determinate caratteristiche e che ci sia una società che su questo faccia profitto. Cryos ha reso pubblico che gli spermatozoi di donatori con capelli castani e occhi scuri sono quelli che vanno per la maggiore, anche perché la maggior parte delle richieste proviene da clienti spagnoli, italiani e greci.
Ma c’è di più. Se siete interessati ai tratti indiani, avrete sicuramente qualche problema in più perché l’India non consente l’esportazione di sperma. Abbiamo parlato di business, quindi diamo qualche numero. La Cryos paga i suoi donatori fino a 500 euro (ovviamente dipende dal patrimonio genetico) e spedisce spermatozoi in oltre 65 Paesi in tutto il mondo. Ma non è tutto. Sono circa 600 i donatori in lista d’attesa.
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