Vuoi per renderli più amorevoli e meno aggressivi, vuoi per renderli meno “vogliosi” e più attenti alle esigenze affettive della famiglia, madre natura abbassa il testosterone ai neo papà. A dimostrarlo è una ricerca pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences.
Lo studio si è svolto fra il 2004 e il 2009 ed ha coinvolto un campione di 624 uomini filippini, tutti piuttosto giovani. All’inizio, solo il 16 per cento di essi era sposato e padre, mentre con il passare del tempo, la percentuale di soggetti ammogliati e con figli è salita fino a circa il 50 per cento.
Attraverso l’analisi della saliva dei neo papà, gli studiosi, coordinati dall’antropologa Lee Gettler, hanno osservato che questi avevavo un livello di testosterone più basso rispetto alla media della popolazione maschile e questo era tanto più basso quanto maggiore era il tempo che trascorrevano ad occuparsi dei propri bambini.
Questo però non deve indurci a credere che gli uomini con una basso livello di testosterone siano più propensi a diventare padri. E’ fondamentale infatti che l’ormone maschile si mantenga alto, almeno fino al momento della nascita. Il perchè è la stessa Gettler a spiegarlo:
Se il testosterone è alto aumentano le possibilità di procreare e si esercita maggior attrazione sul gentil sesso, ma una volta divenuti papà l’ormone scende, per far largo all’affetto e alle premure
[Fonte]