La gravidanza è un momento delicato per tutte le donne, ma lo è ancor di più per le donne straniere che vivono in Italia. Immaginate, infatti, di essere in un paese straniero e di aspettare un bambino: siete solo voi e il vostro compagno, non conoscete la lingua né le leggi del luogo e magari non avete neppure il permesso di soggiorno. Non è una situazione facile, vero? Eppure sono molte le donne in dolce attesa che si trovano nel nostro Paese a vivere una condizione simile.
Proprio per aiutare queste donne e per informarle su quelli che sono i loro diritti è nato il Progetto Cicogna promosso dalla Questura e dalla Asl di Milano in collaborazione con la Regione Lombardia.
Il Progetto Cicogna, che prenderà il via il prossimo 18 Luglio, prevede l’attivazione di una piattaforma multimediale multilingue dove le future mamme straniere possono conoscere tutti i loro diritti in materia di maternità. La piattaforma del Progetto Cicogna, inoltre, permetterà l’accesso ad un’area privata riservata al personale sanitario per prenotare un appuntamento all’Ufficio Immigrazione della Questura per far ottenere alla donna un permesso di soggiorno temporaneo.
Una donna straniera in dolce attesa, infatti, ha diritto ad un permesso di soggiorno per cure mediche-gravidanza valido fino a sei mesi dopo il parto e che può essere esteso anche al marito della donna. Una vola ottenuto il permesso temporaneo, la futura mamma potrà recarsi alla Asl e richiedere la tessera sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale che le darà diritto alle cure mediche gratuite in gravidanza come per le donne italiane.
Per ottenere il permesso di soggiorno temporaneo, la donna deve portare con se:
- certificato medico che confermi la gravidanza e la data presunta del parto;
- passaporto;
- dichiarazione di ospitalità da parte delle persone che ospitano la famiglia;
- 4 fototessere;
- marca da bollo da 14,62 euro.
Per maggiori informazioni visitare il sito del progetto www.progettocicogna.it
