Vincere un figlio alla lotteria? Succede, in Gran Bretagna. L’associazione “To Hatch” – nata per aiutare gli aspiranti genitori nella loro ricerca di un figlio – ha ottenuto dalla Gambling Commission di Londra (l’ente che autorizza i giochi d’azzardo) il permesso di promuovere una lotteria, la IVF Lottery, che ha già suscitato molto scalpore.
A partire dal 30 luglio, e con cadenza mensile, a essere messa in palio sarà una cura contro l’infertilità con i controfiocchi: soggiorno in un albergo di lusso, autista per essere accompagnati in clinica, cellulare per tenersi in contatto con il proprio medico, e soprattutto l’accesso ad un trattamento contro l’infertilità in una delle migliori cliniche private della Capitale, per un valore complessivo di 25.000 sterline.
Più precisamente, si potrà tentare la tradizionale fecondazione in vitro ma, se non dovesse funzionare, si potrà ricorrere alla donazione di ovuli, allo sperma di un donatore, e persino a una madre surrogata. Anche perché il vincitore potrebbe essere una coppia eterosessuale, ma anche un single, una coppia di omosessuali, una persona anziana: la lotteria è aperta a tutti.
Ovviamente, l’iniziativa ha sollevato l’indignazione delle associazioni religiose, ma non solo: ci si pone il quesito, di natura puramente etica, se sia giusto mettere un figlio in palio, andando a strumentalizzare un problema tanto diffuso quanto doloroso come quello dell’infertilità.
D’altra parte, in Gran Bretagna, un trattamento costa dalle tremila alle cinquemila sterline, se erogato attraverso il Servizio Sanitario Nazionale (che nel 75% dei casi non dà la possibilità di riprovare una seconda volta), mentre arriviamo a cifre che vanno dalle ottomila alle diecimila sterline se si procede privatamente. La “lotteria della fertilità” quindi, per 20 sterline a biglietto, offre un’opportunità a chi sarebbe altrimenti tagliato fuori.
E voi che ne pensate? Una trovata di cattivo gusto? Un modo bizzarro per mettere una toppa alle evidenti falle del SSN britannico? O comunque un’opportunità da cogliere per chi un figlio lo desidera davvero, costi quel che costi? E se costa solo 20 sterline, tanto meglio.
[Fonte: La Stampa]
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