Il diabete di tipo 2 rischia di diventare una malattia giovanile negli Stati Uniti e, addirittura, adolescenziale in Italia. A dirlo sono esperti di tutto il mondo riuniti a San Diego in occasione del settantunesimo congresso dell’American Diabetes Association’s. Questa malattia infatti, finora diffusa soprattutto fra adulti e anziani, rischia di diventare una vera e propria epidemia nelle società economicamente molto sviluppate dal momento che affonda le proprie radici nella vita sedentaria e nell’alimentazione scorretta che le caratterizzano.
Abitudini scorrette e sedentarietà che investono, incredibilmente, anche i bambini, soprattutto quelli italiani che rischiano di “soffiare” il triste primato di “più obesi del mondo” ai coetanei statunitensi con ricadute disastrose sulla loro salute già in giovane età: lo sviluppo del diabete di tipo II in adolescenza.
L’unica soluzione di cui disponiamo al momento per scongiurare questa eventualità è la prevenzione, rappresentata da una dieta sana ed equilibrata e da uno stile di vita attivo che, in alcuni casi (ovvero quando di interviene tempestivamente), possono essere risolutivi. Quel che è certo dunque è che i bambini devono ricevere sin da piccoli un’adeguata educazione alimentare da parte dei loro genitori.
Ad aiutare le mamme e i papà di tutto il mondo ci ha pensato lo statunitense Institute of Medecine che ha stilato un elenco di regole d’oro:
- Non punire i bambini vietando loro di giocare all’aperto;
- Assicurarsi che la loro dieta sia ricca di frutta e verdura e povera di grassi;
- No alla tv in camera da letto;
- Farli muovere ogni trenta minuti di inattività;
- Assicurarsi che abbiano un buon sonno.
Ciascun governo poi, dovrebbe stilare delle linee guida per l’alimentazione dei bambini sotto i due anni di età, mentre i pediatri che ancora non lo fanno dovrebbero rilevare peso e altezza del bambino ad ogni vista per valutare se il loro rapporto è nella norma e correre, eventualmente, per tempo ai ripari.
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