Dimenticarsi un bambino, il proprio figlio, sembra una cosa impossibile. Eppure succede. E cosa ancor più grave, lo si lascia in macchina chiuso dentro. Recenti fatti di cronaca, dolorosi e strazianti, hanno portato la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ad avviare una campagna di sensibilizzazione.
È inutile dare giudizi morali. Non possiamo permetterci di giudicare persone che commettono errori così stupidi e al tempo stesso gravi. Purtroppo ci sono situazioni che sfuggono di mano e a volte causano danni irreparabili. I Pediatri hanno sentito la necessità di educare le famiglie alle conseguenze dell’abbandono dei minori in macchina. Possono, infatti, subentrare danni al sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico e provocare anche la morte.
Ma quando vengono lasciati in macchina soli i bambini? In linea di massima il genitore scende dall’auto per fare delle commissioni, mentre i piccoli stanno dormendo. Può succedere che mamma e papà siano trattenuti per un imprevisto o una coda. In altre situazioni, invece, il genitore – per la stanchezza o lo stress – è vittima di una sorta di black out dell’attenzione, per cui dimenticano completamente la presenza del figlio in macchina.
In estate, ovviamente, questa cattivissima abitudine, diventa ancora più pericolosa. Lo spiega Angelo Milazzo, Pediatra del Direttivo Regionale SIPPS.
In un bambino la temperatura sale da tre a cinque volte più frequentemente che in un adulto, il grado di calore all’interno di un’auto può salire di 10-15 gradi ogni 15 minuti, determinando un’ipertermia in soli 20 minuti e la morte anche entro le 2 ore.
Come fare per prevenire questo potenziale pericolo. I pediatri hanno stilato una serie di consigli: il primo è quello di appoggiare sul sedile davanti oggetti del piccolo, affinché ci sia qualcosa che possa ricordare – magari durante la nanna – la presenza del bimbo, poi è importante avvisare un’altra persona (l’altro genitore, i nonni o la babysitter) tutte le volte che ci sono degli spostamenti, mettersi un promemoria sul cellulare e, infine, far in modo che il bambino non riesca a salire in macchina da solo, magari anche solo per gioco.
[Fonte: Repubblica]
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