Insegnare l’ordine ai bambini non è una cosa semplice, purtroppo. I piccoli hanno le loro inclinazioni caratteriale e correggerle a volte può essere davvero un’impresa, ciò che conta però è non rimandare. Vi assicuro che continuare a ripetere: “Aspettiamo che sia più grande”, non è la scelta giusta. Per insegnare a riordinare le proprie cose, è necessario fingere che tutto sia un gioco.
Abituare i bambini a trovare tutte le loro cose in un posto preciso regala un senso di familiarità. È rassicurante sapere che nel cesto ci sono i lego, sul letto i pupazzi, nel primo cassetto le macchine e sulla mensolina i libretti colorati. Crea un ambiente piacevole per i piccolini, ma anche un luogo, dove possono muoversi con senso pratico.
Perché questo luogo si mantenga tale è necessario rimettere le cose al loro posto? Non impeditegli di giocare e fare anche confusione. Il bello dei momenti ludici è proprio quello di divertirsi e di sperimentare: costruire case o oggetti strani, disegnare e colorare, dare sfogo alla fantasia. Finito il gioco tutto, come per magia, deve tornare al suo posto.
I pupazzi hanno bisogno di andare a casa, sul lettino e le macchinine devono seguire un percorso stravagante prima di tornare in garage (nel solito cassetto). Per ricominciare a giocare, domani, tutto deve stare di nuovo lì. Non date il vizio di mettere a posto voi per loro. Fate insieme, perché devono imparare, ma non possono pensare che mamma faccia il lavoro faticoso. È anche riordinare i propri giochi è un modo per dargli delle responsabilità.
È ovvio che tutto dipende dall’età. Quelli piccoli, magari indicheranno solo il luogo giusto, quelli più grandicelli invece contribuiranno a riassettare per poi essere degli adolescenti totalmente autonomi. Un passo alla volta, anche piccolo, ma verso l’indipendenza. Non è complicato, diventa più difficile con il passare degli anni.