Proprio ieri abbiamo parlato, visto le alte temperature degli ultimi giorni, del colpo di calore e di come prevenirlo. I bambini purtroppo sono più deboli degli adulti e spetta a noi metterli al riparo dal caldo. Oggi, facciamo un passo in più e vediamo come si cura questo disturbo. Fate conto che sia una piccola guida per affrontare l’emergenza con lucidità: è difficile stare calmi quando i nostri piccolini non stanno bene, ma dobbiamo assolutamente lavorare a mente lucida.
Abbiamo già detto che il colpo di calore si manifesta con nausea, febbre, mal di testa, brividi, pressione bassa, ma anche crampi e spossatezza. Bisogna riconoscere subito i sintomi e non confonderli con quelli di un’influenza. Ciò che dovrebbe farci insospettire, oltre alle temperature, è che il malessere arriva all’improvviso.
Se capite che si tratta di un colpo di calore, la prima cosa da fare è portare il bambino in un luogo fresco. Deve stare tranquillo, quindi cercate di farlo rilassare e incoraggiatelo a bere. Deve idratare il suo corpo. Se fosse solo un po’ accaldato, nel giro di breve la situazione migliorerà, scongiurando appunto il colpo di calore. Se invece non fosse così dovete chiamare subito un’ambulanza o la guardia medica.
In questi casi la febbre può salire all’improvviso e superare i 40°C. Per abbassargli la temperatura, fate delle spugnature fredde. Bagnate il bambino con acqua corrente. Mettetelo sdraiato supino, senza vestiti, e cercate di raffreddare il suo corpo. Potrebbe anche apparirvi molto confuso e scioccato, sono sintomi comuni. Continuate così fino all’arrivo dei soccorsi. È difficile che accada a un neonato, non perché siano immuni (tutt’altro), ma è più facile stare attenti a che non prendano botte di caldo. I bimbi verso i tre anni invece è più faticoso controllarli. Non fateli stare all’aperto nelle ore più calde, obbligateli a indossare il cappello e vestiteli con fibre naturali e traspiranti.
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