E’ stato presentato ieri, nel corso dell’incontro “L’impegno dei cittadini contro la meningite per la tutela delle generazioni future” tenutosi a Roma, il nuovo Comitato nazionale contro la meningite, fondato da persone che sono state colpite da meningite o che hanno perduto i loro cari a causa di questa subdola malattia che colpisce ogni anno, nel nostro paese, circa 900 persone, soprattutto tra bambini molto piccoli e adolescenti.
Il comitato nasce con lo scopo di promuovere la conoscenza della malattia e del vaccino come strategia principe di prevenzione. Basti pensare che mentre fino al 1990 la meningite da Haemophilus influenzae era la più diffusa tra i piccoli al di sotto dei cinque anni di età, oggi è praticamente scomparsa grazie all’introduzione del vaccino obbligatorio per tutti i nuovi nati.
Analogamente, sono in notevole calo i casi di meningite da pneumococco insieme a quelli di meningite da meningococco C. Peccato però, secondo i dati diffusi nell’incontro di ieri, che non tutte le regioni italiane attuino una politica vaccinale atta a favorire la vaccinazione a tappeto dei nuovi nati: i vaccini contro la meningite succitati infatti non rientrano nell’esavalente sooministrato a tre, sei e dodici mesi di vita e molti cittadini non sanno neppure di potersi rivolgere ai servizi per sottoporvi i propri figli.
Sfortunatamente poi non è ancora disponibile il vaccino per la meningite da meningococco B, attualmente responsabile della stragrande maggioranza dei casi di meningite in Europa (l’80 per cento), per il quale è in atto una sperimentazione che sta già dando i primi risultati positivi.
La nascita del Comitato è stata ispirata dall’associazione per la lotta alla meningite Alessia e i suoi angeli, fondata dalla coraggiosa mamma di una bimba, Alessia appunto, che ha perso la vita a soli diciotto mesi a causa di un’infezione da meningococco.
[Fonte: Corriere della sera]
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