Alcuni medicinali assunti durante il primo trimestre di gravidanza bloccano gli effetti positivi dell’acido folico e raddoppiano il rischio di malformazioni fetali. Questa importante notizia si basa su uno studio condotto dai ricercatori dell’Università Ben Gurion nel Negev in Israele. A tutte le donne viene consigliato di assumere un supplemento di acido folico prima e durante la gravidanza.
Questa nuova ricerca mette luce su una problematica importante legata alla necessità di porre maggiore attenzione alle medicine prescritte alle donne incinte, soprattutto nella prima parte della gravidanza, visto che alcuni principi attivi riducono notevolemente se non addirittura bloccano i salutari effetti dei folati.
Lo studio, condotto da epidemiologi, pediatri, esperti di chimica farmacologica, ostetriche e ginecologi, ha esaminato i dati delle nascite e degli aborti avvenuti in Israele dal 1998 al 2007, circa 84,832 bambini nati al Soroka University Medical Center a Beer-Sheva.
Dopo aver analizzato i dati, abbiamo concluso che l’esposizione agli inibitori dell’acido folico durante il primo trimestre di gravidanza è associata al notevole incremento del rischio di difetti del tubo neurale, di problemi cardiovascolari e di malformazioni del tratto urogenitale.
Ha affermato il dottor Rafael Gorodischer, il coordinatore di questa ricerca e professore emerito all’Università del Negev.
Come è noto, l’acido folico ha le proprietà di prevenire alcune gravi malformazioni nel bambino. Il team dei ricercatori ha studiato due tipi di medicinali antagonisti dell’acido folico: il primo gruppo è quello degli “inibitori della sintesi dell’acido diidrofolico” che non permettono ai folati di essere metabolizzati e che sono il trimetroprim (antibiotico), i sulfamidici e il methotrexate (un chemioterapico). L’altro gruppo di medicinali sono conosciuti per la loro proprietà di diminuire la concentrazione di acido folico nel siero e nei tessuti e sono gli antiepilettici e il cholestyramine (riduttore del colesterolo).
I medici, dove è possibile, dovrebbero cercare di evitare di somministrare questi medicinali subito prima del concepimento e durante tutto il primo trimestre di gravidanza.
Ha concluso Gorodisher.
[via|sciencedaily]