Affrontiamo il tema della cucina e della salute sulla scia di due tra le più importanti notizie invernali in merito. La prima è che la Cucina Mediterranea è diventata parte del patrimonio dell’Umanità, attraverso la decisione, votata all’unanimità, del comitato Unesco riunito a Nairob (Tale scelta era stata incoraggiata anche dalla morte, emotivamente e socialmente triste, del sindaco di Pollica-Accioroli – Angelo Vassallo, attore di una importante lotta per un paese legale, pulito e sano – e dal fatto che Pollica è la città madre della dieta mediterranea).
La seconda è stata invece pubblicata dal Wall Street Journal: la cucina mediterranea, le cui ricette sono state tramandate per generazioni dalle famiglie italiane, è in via d’estinzione.
A peggiorare quest’ultima notizia è il fatto che la dieta mediterranea è tra le più salutari ed eco-sostenibili e perciò, lasciare che si estinguano pasta e fagioli e ricche insalate, a favore di cibi in scatola e panini fast-food, costituisce una grave e pericolosa perdita.
Il Wall Street Journal consiglia ai giovani uomini e alle giovani donne di recuperare la pratica della cucina fatta in casa. Tuttomamma di tutta risposta, ricorda alle madri e ai genitori in genere di non trascurare l’importanza della trasmissione di una tradizione culinaria ai figli il più possibile sana e, perché no?, etica, seppur integrandola a ciò che si continua a diffondere come politeismo alimentare (tendenza nutrizionale contemporanea che prevede il mescolamento di cibi e ricette di diverso genere, provenienza e cultura).
Potrebbe infatti diventare una buona abitudine dedicare un giorno al mese, o più a seconda delle esigenze, ad una scuola di cucina mediterranea fai da te con la propria famiglia.
Oltre ad essere un’occasione di passare piacevolmente il tempo libero con i nostri cari, è anche una maniera divertente e partecipativa di infondere qualche buona abitudine: apprezzare i sapori della natura, imparare i trucchi di una cucina sana e gustosa, mangiare qualcosa che si è creato piuttosto che acquisire la tendenza a stuzzicare fuori, magari cibi precotti o fritti.
Metà degli italiani soffre di obesità e si considera in sovrappeso, un’altra buona fetta si lamenta di non riuscire ad adottare una dieta più sana; abituarsi ed abituare la propria famiglia ad averla è sicuramente un buon investimento.
A questo proposito possono essere utili libri di cucina etica (tra cui posizionato per il premio Gourmand Cookbooks Awards 2010 è “La cucina etica per mamma e bambino”).
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