I bambini hanno dei dentini molto delicati e soprattutto soggetti a carie. Prima ci sono quelli da latte, che vanno curati con una certa attenzione affinché non vengano danneggiati, danno che potrebbe anche ripercuotersi anche sui dentini definitivi. Gli esperti sostengono che l’uso del biberon le favorisca. Ora però i ricercatori del Forsyth Institute (Usa) hanno alimentato questo problema con nuove prove scientifiche: esiste un agente patogeno responsabile di gravi carie nella prima infanzia.
Lo studio ha scoperto che il batterio sotto accusa, Scardovia wiggsiae, è presente nella bocca dei bambini con gravi carie mentre altri patogeni più noti, come ad esempio lo Streptococcus mutans, non sono stati rilevati con la stessa frequenza. Insomma, non è tutta colpa dei dolci, del biberon o di un’alimentazione scorretta.
Come abbiamo detto prima, le carie nella prima infanzia restano un problema molto diffuso. Nei casi più gravi, possono distruggere i denti da latte, causare ascessi dolorosi e spingere i genitori a correre in ospedale. La ricerca, che sarà pubblicata ad aprile sul ‘Journal of Clinical Microbiology’, fornisce dunque nuovi indizi sui ‘nemici’ del sorriso dei bimbi. La carie dentale, ricordano i ricercatori, è causata da un’interazione tra batteri, suscettibilità dell’ospite e dieta (a base di carboidrati con grandi quantità di zucchero).
Ora però il responsabile sembra essere un altro. Un agente patogeno che alimenta le carie della prima infanzia. Si chiama Streptococcus mutans. Dobbiamo sapere che quest’agente a volte è presente anche le persone senza lesioni e non sempre è responsabile delle carie dei piccoli. Anne Tanner, responsabile del team di ricercatori che ha analizzato i microrganismi nella bocca di 42 bimbi con carie e di altrettanti piccoli senza problemi ai denti, è convinta che comprendere le cause di gravi carie nei bambini piccoli è il primo passo per individuare una cura efficace, per tutelare la loro bocca e la loro crescita.
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