Bambini e animali: se il cane gli lecca il viso

Che il cane sia il migliore amico dell’uomo è cosa ormai scontata. Tutti gli uomini, sin dai tempi antichi, hanno convissuto con gli animali domestici ed in particolare con il cane. Anche i bambini possono trovare nel cane di casa un ottimo amico ed un compagno di giochi fedele e tenero. Il cane, infatti, è una delle specie animali che meglio si adatta alla convivenza con i bambini. E’ un animale docile e paziente e rappresenta un importante stimolo per la crescita psico-fisica del bambino. E’ molto importante, però, educare cane e bambino al rispetto reciproco e stabilire fin da subito delle regole precise per una sana convivenza.

Può accadere, ad esempio, che il cane, giocando con il vostro bambino gli lecchi il faccino. In linea di massima, se il cane vive con voi in casa ed è regolarmente vaccinato non ci sono grossi problemi.

In genere possiamo stare tranquilli –spiega il veterinario Giorgio Amati– perché i nostri cani sono puliti e vaccinati. Esistono però malattie, le zoonosi, trasmissibili dal cane all’uomo tramite rapporti feco-orali.

Ci sono, infatti, dei parassiti che possono attaccare l’organismo del vostro cane quando lo portate fuori casa. Durante una passeggiata per strada, il cane può leccare il suolo, i rifiuti, gli escrementi di altri animali, etc. In questo modo entra in contatto con batteri ed altri parassiti che potrebbero essere trasmessi al bambino se il cane, una volta in casa, gli lecca il viso o le mani. E’ bene, quindi, prestare attenzione.

Questo non vuol dire che bisogna impedire al bambino e al cane di entrare in contatto ma solo che è importante prendere qualche precauzione. Una volta rientrati in casa dopo una passeggiata in strada, potete pulire con l’aiuto di apposite salviette il muso e le zampe del vostro cagnolino. Potete, inoltre, insegnare al bambino che non bisogna baciare o farsi baciare dal cane e che l’amore si può dimostrare anche con piccole carezze. Se tutto questo non dovesse bastare ed il bambino prendesse una zoonosi, niente panico! Una visita dal pediatra di fiducia vi indicherà la terapia giusta da seguire.