I genitori devono sempre farsi carico di tutto. Quando nasce un bambino sono responsabile della vita del loro piccolo anche una volta diventato adulto, tanto che la Cassazione, in una recente sentenza ha sottolineato che i genitori devono mantenere il figlio anche dopo il matrimonio, se non è autonomo economicamente. È un argomento questo che tocca da molto vicino tutte le famiglie, soprattutto quelle di coppie separate.
La disputa nasce dal ricorso di una mamma separata ferrarese che si è opposta a un giudizio sfavorevole nel quale i giudici del Tribunale di Ferrara prima e della Corte d’appello di Bologna, successivamente, avevano esonerato l’ex marito dal continuare a mantenere la figlia con 436 euro al mese sulla base del fatto che si era laureata e poi sposata.
Purtroppo il mondo del lavoro oggi è davvero demotivante: pochi posti a disposizione, retribuzioni bassissime (le più basse nella storia del Paese) e contratti senza valore, che non garantiscono né la continuità economica né la possibilità di costruirsi un futuro sicuro e solido.
La ragazza, protagonista della vicenda, pur avendo conseguito un diploma di laurea in scienze motorie, che le avrebbe consentito di insegnare educazione fisica, ha deciso di continuare la scuola e di iscriversi a medicina. Qualche anno fa, inoltre, si è sposata con un giovane di Santo Domingo, continuando però a vivere da mamma. Il papà, ovviamente separato, si è sentito legittimato dal non pagare più gli alimenti alla figlia. È dovuta intervenire la Cassazione con questa sentenza per obbligare l’ex marito a far fronte al mantenimento della ragazza. La sentenza dice:
Il matrimonio del figlio maggiorenne già destinatario del contributo del mantenimento a carico di ciascuno dei genitori ne comporta l’automatica cessazione in quanto la costituzione del nuovo nucleo fa sì che i coniugi attuino una comunione spirituale e materiale. Nel caso in questione, nessuno di questi elementi è ravvisabile visto che la figlia, di giovanissima età, a seguito di una relazione sentimentale con un giovane di Santo Domingo ha contratto con lo stesso matrimonio.
Non importata se la propria bambina o il proprio bambino decidano di sposarsi: un genitore, e credo che sia un compito prima di tutto morale e affettivo, deve far fronte al bene del proprio figlio, aiutandolo anche in età adulta economicamente, soprattutto se dimostra di essere in buona fede.
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