Evidenze scientifiche mostrano che numerose e frequenti patologie nei bambini (ma anche disturbi nelle mamme e negli adulti) come obesità, diabete e ipertensione, possono essere attribuiti a squilibri avvenuti durante la gravidanza.
Nell’inverno scorso, ad esempio, i laboratori della Rockfeller University hanno reso pubblico uno studio sul fatto che un’alimentazione grassa in gravidanza predispone i bambini all’obesità.
È preferibile, pertanto, scegliere un’alimentazione magra, per evitare che, a causa degli alimenti grassi, si scatenino cambiamenti cerebrali nel feto, alterando la riproduzione di determinate proteine (chiamate peptidi oressigenici, stimolatori dell’appetito) e predisponendo il bambino a seri disturbi dell’alimentazione, come appunto l’obesità.
Allo stesso modo, un eccessivo aumento di peso durante la gestazione provoca pericoli anche per le mamme, in quanto amplifica il pericolo di andare incontro a diabete gestazionale o preeclampsia.
L’alimentazione consigliata durante la gravidanza, però, deve essere magra, è vero, ma non eccessivamente, deve essere sostanzialmente mantenuta equilibrata e costante negli apporti di nutrimento durante tutti nove mesi. Molte madri potrebbero infatti essere spinte a mangiar meno, o a modificare la loro dieta, se sono spaventate dall’essere ingrassate troppo nelle prime 10 o 15 settimane di gravidanza o dal percepirsi pesanti e gonfie.
Niente di più sbagliato.
Alcuni studi di D.J. Barker (Programmazione in utero di patologie croniche. Clin.Sci), e D.J. Barker e C. Osmond (Mortalità infantile, nutrizione del bambino, Lencet) hanno infatti stabilito che cambiamenti, oltre che squilibri, nella nutrizione in gravidanza, possono provocare effetti negativi permanenti nell’attività metabolica del bambino, predisponendolo a specifiche patologie, che possono trascinarsi fino a diventare addirittura seri problemi nell’adulto.
In particolare, una dieta povera nel primo trimestre di gravidanza, durante la gestazione, può provocare problemi di ipertensione nell’adulto, mentre nel secondo trimestre potrebbe portare a casi di obesità infantile e diabete (oltre che a problemi cardiaci, ma solo nei casi di sottonutrizione grave).
Ogni mamma dovrebbe, quindi, assicurarsi di conoscere i giusti metodi per mantenere una dieta sana e un aumento di peso costante nel periodo della gravidanza, durante il primo, il secondo e il terzo trimestre, in modo che la gravidanza stessa non diventi patologica né per lei né per il proprio bambino.
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