Non ci sono delle buone notizie per quelle signore che purtroppo hanno fatto i conti o stanno facendo i conti con una realtà dolorosa: gli aborti spontanei multipli. Un recente studio, condotto dagli esperti del Cancer Research Centre di Heidelberg, ha collegato questo problema, all’insorgere di eventuali rischi cardiaci nel futuro delle donne. Per l’esattezza, le aspiranti mamme che hanno subito almeno tre aborti hanno cinque volte più alta la possibilità di avere un infarto o un ictus.
Non voglio spaventare nessuno, sono solo statistiche, ma credo sia molto importante valutare bene le conseguenze che certo traumi possono avere sul nostro fisico. I dati sono sostati elaborati dopo aver valutato 11.500 casi di donne con età compresa tra i 30 e i 60. Chiamiamola la fascia della maturità femminile.
I medici sono riusciti a correlare i problemi circolatori a un tasso elevato di aborti spontanei, avuti nel corso della vita. La storia delle gravidanze può in qualche modo raccontaci la storia della nostra salute ed è proprio questo il nodo cruciale su cui vogliono puntare gli esperti per elaborare nuove terapie. Tra le signore prese a campione: il 25% ha avuto almeno un aborto spontaneo, il 18% un aborto e il 2% ha partorito un feto già morto. Sempre tra di loro ci sono stati 82 infarti e 112 ictus.
Ma la cosa più interessante è che tra le signore che avevano abortito, c’era un tasso di disturbi cardiaci più alti, diabete e pressione alta, dato che tende a salire le donne avevano avuto più aborti (almeno tre). I ricercatori diretti da Elham Kharazmi sulla rivista Heart in un comunicato diffuso alla stampa hanno chiarito:
L’aborto spontaneo e la frequenza di nascituri morti sono forti predittori sesso-specifici per gli attacchi cardiaci e quindi dovrebbero essere considerati come un indicatore importante per monitorare i fattori di rischio cardiovascolare e le misure di prevenzione.
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