Quando una donna è in dolce attesa aspetta con ansia ed impazienza il momento in cui avvertirà i primi, emozionanti movimenti fetali. Questo perchè, oltre ad essere entusiasmanti, i movimenti del feto rassicurano la futura mamma sul benessere del bambino. In linea di massima, la mamma potrà iniziare ad avvertire i primi movimenti fetali dalla ventesima settimana di gestazione. Ogni donna ed ogni gravidanza, però, è diversa dalle altre e per questo i movimenti possono essere percepiti anche prima o dopo. Se non si è alla prima gravidanza, ad esempio, i movimenti del feto possono essere avvertiti già dalla quattordicesima settimana. In realtà, il feto inizia a muoversi molto prima, verso la settima settimana: durante un’ecografia, infatti, è possibile vedere il bambino nuotare nel liquido amniotico ma il feto ed i suoi movimenti sono cosi leggeri da non essere percepiti dalla mamma.
Inizialmente, le sensazioni che la donna avverte ai primi movimenti fetali sono varie e difficili da distinguere chiaramente. I primi movimenti del bambino vengono percepiti come borbottii intestinali, farfalle nello stomaco, piccoli fremiti, etc..
Mano a mano che la gravidanza procede, le sensazioni diventano sempre più chiare e precise e la mamma inizia a distinguere chiaramente quando il bambino distende gli arti, fa le capriole, tira calci e pugni. Accarezzando il pancione, inoltre, la mamma può sentire il bambino rispondere allo stimolo, accelerando o arrestando i movimenti. All’incirca dal sesto mese di gravidanza, anche il futuro papà può percepire i movimenti del feto toccando il pancione della mamma. Verso l’ottavo mese, i movimenti si faranno sempre più forti e marcati mentre alla fine della gravidanza, a causa dello spazio ridotto, i movimenti potranno diminuire.
Il bambino, nel grembo materno, ha i propri cicli di sonno e veglia ed il proprio pattern di attività ed è per questo che, durante la giornata la mamma può sentirlo muovere ma anche dormire. Generalmente, il bambino è più attivo la mattina tra le 9 e le 13, quando la glicemia è più bassa o la sera. La mamma, inoltre, può sentire il bambino muoversi dopo i pasti, dopo aver bevuto una bevanda, dopo l’esercizio fisico, se assume una posizione fastidiosa per il feto o quando si alza o si sdraia. E’ importante che la mamma dedichi del tempo all’ascolto dei movimenti fetali per imparare a conoscere meglio il proprio bambino. E’ utile, quindi, che la mamma presti attenzione ai movimenti fetali e alla loro frequenza. Non è necessario tenere un diario giornaliero dei movimenti del feto ma è bene considerare che bisognerebbe sentire almeno 10 movimenti fetali entro 2 ore. Bisogna fare attenzione, soprattutto, se la mamma nota un’evidente e prolungata riduzione dell’abituale attività quotidiana del bambino poichè questo può essere spia di una sofferenza fetale. Se, ad esempio, la placenta o il cordone ombelicale non sono in salute, il bambino riceverà meno ossigeno e nutrimento e ridurrà i suoi movimenti. Quando la donna è in sovrappeso, i movimenti del feto risulteranno attutiti dal grasso della zona addominale ma questo non è indice di problemi al bambino. La donna, inoltre, può percepire poco i movimenti fetali se è impegnata in altre attività o se il bambino sta dormendo. Se, la mamma, dovesse notare una diminuzione prolungata della normale attività del bambino potrebbe essere utile contattare il ginecologo per una visita di controllo.
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