Il vostro bambino soffre di asma? Purtroppo è un disturbo abbastanza comune, soprattutto a causa delle numerose allergie che toccano i piccoli di casa. Una nuova ricerca però ha dimostrato che le mamme hanno una certa responsabilità nell’evoluzione della malattia: secondo questi medici, le mamme si occupano di somministrare le cure correttamente e la loro ansia toglie il respiro al bambino. Per anni questo è stato solo un sospetto, ma ora una ricerca giapponese ha seguito per un anno circa 220 madri di bambini dai 2 ai 12 anni di età che soffrivano di asma.
L’analisi è stata strutturata così: all’inizio le mamme sono state invitate a compilare un questionario che comprendeva domande sul loro grado di stress e su come cercavano di gestirlo, sul loro rapporto con i figli e le loro modalità educative, sulla gravità della condizione clinica del piccolo, su quanto ci si attenesse alle prescrizioni dei farmaci e alle raccomandazioni del medico.
A distanza di 12 mesi, le mamme hanno dovuto raccontare come si è evoluta la malattia del figlio. Dai risultati è emerso che i comportamenti e gli stati d’animo più deleteri cambiano nettamente a seconda dell’età: i piccoli sotto i sette anni risentono negativamente soprattutto degli stati d’animo di rabbia o irritazione della madre, mentre se la mamma pensa più a se stessa (categoria chiama “egoista” nei test psicologici), i piccoli mostravano una ridimensionamento del problema.
Giovanni Cavagni, primario di allergologia pediatrica all’Ospedale Bambin Gesù di Roma, commenta lo studio:
L’asma è una malattia organica, che dipende dallo spasmo dei bronchi e dall’infiammazione, ma non c’è dubbio che gli attacchi possano essere scatenati anche da fattori emotivi È tipico l’attacco che segue a una sgridata. Questo però non significa che l’educazione del bambino debba essere condizionata dalla malattia, ma che la malattia, se risente di questi stimoli quotidiani, non è curata in maniera adeguata.
[Fonte: Corriere della Sera]
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