Notti in bianco cullando il vostro bambino? Ci sono genitori che non ne hanno dimenticata neanche una e futuri genitori che dormono beati, conviti che presto non potranno chiudere più neanche un occhio. Non è proprio così ed è anche inutile fasciarsi la testa. Secondo un nuovo studio pubblicato su Pediatrics, dopo i primi tre mesi di notti insonni, forse, c’è la possibilità di dormire. Infatti, dopo questa prima fase, il bambino dovrebbe dormire normalmente.
A sostenere questa tesi sono la dottoressa Jacqueline Henderson e i colleghi dell’Università di Canterbury a Christchurch, che hanno scoperto che i bambini seguono ritmi diversi per il sonno notturno. E’ inutile credere che ci siano delle regole fisse, valide per tutti: c’è il bambino che inizia a dormire regolarmente dopo due mesi, e c’è quello che lo fa dopo tre e, infine c’è quello che ha il sonno leggero e probabilmente non sarà, anche da grande, un gran dormiglione. Questo cosiddetto sonno regolare andrebbe dalla mezzanotte alle cinque del mattino. Cinque ore tirate, quelle che in teoria ha bisogno il corpo umano per essere in forma.
Dopo cinque mesi, il bambino dorme addirittura quanto i genitori. Questo dato è stato scoperto analizzando 75 neonati. Il 73% dei bambini, dopo i cinque mesi, dorme da mezzanotte alle cinque del mattino; il 62% per ben otto ore e il 53% dalle 22.00 alle sei del mattino. Dopo un anno le cose dovrebbero migliorare di molto e il bambino non dovrebbe più svegliarsi durante la notte, salvo casi particolari.
Jacqueline Henderson ha voluto dare una speranza a tutti quei genitori stanchissimi, che stanno lottando con le notti in bianco:
I genitori non dovrebbero preoccuparsi se il loro bambino non dorme tutta la notte nei primi mesi. I bambini vivono delle fasi in cui incrementano gradualmente il loro periodo di riposo notturno. E se ancora il riposo del lattante non dovesse bastare, basterà aspettare la fine del primo anno di vita, quando in media solo uno su cinque sveglia ancora i genitori nel cuore della notte.