La pressione sanguigna è il rapporto tra la forza con cui il cuore spinge il sangue all’interno dei vasi sanguigni e la resistenza che le pareti dei vasi stessi esercitano sul flusso di sangue. Questo rapporto cambia di continuo a causa della variazione della contrazione cardiaca e della dilatazione di vasi sanguigni ed è per questo che la pressione arteriosa cambia da persona a persona e anche nello stesso individuo nell’arco della giornata, oscillando tra i valori massimi (pressione sistolica fra 90 e 140 mm Hg) e quelli minimi (pressione diastolica fra 50 e 90 mm Hg).
Generalmente, la pressione arteriosa viene mantenuta costante da un sistema di regolazione. Durante la gravidanza, invece, il sistema cardiocircolatorio e l’assetto ormonale subiscono dei cambiamenti che influenzano la pressione, provocandone una lieve diminuzione. In linea di massima l’abbassamento della pressione è minimo e non comporta grossi problemi ma, se la donna soffre già di ipotensione o quando la massima scende sotto i 100/110, possono presentarsi disturbi come vertigini, perdita di equilibrio, nausea, annebbiamento della vista, sudorazione, etc..
Nel primo trimestre di gestazione, aumenta notevolmente la quantità di sangue che il cuore pompa nei vasi sanguigni. Questo avviene perchè, con la gravidanza, il letto vascolare, ossia la zona da irrorare, è maggiore ed il cuore pompa di più per far arrivare il sangue al feto. Con l’avanzare della gravidanza, i vasi sanguigni tendono a dilatarsi a causa dell’aumento degli ormoni e del calore prodotto dal feto. In questo modo, il flusso di sangue incontra una minore resistenza e la pressione si abbassa. Dopo la ventiquattresima settimana, l’organismo della donna inizia ad abituarsi alla gravidanza e la pressione tende a normalizzarsi. In questo periodo, però, può accadere che l’utero aumentando di volume schiacci la vena cava inferiore, diminuendo l’afflusso di sangue al cuore e, di conseguenza, la pressione. Se questa situazione determina anche stanchezza, nausea o perdita di coscienza si parla di sindrome utero-cavale.
Durante la gravidanza, è importante monitorare i propri valori della pressione per tenere sotto controllo eventuali alterazioni. Se la donna non ha particolari problemi , è sufficiente controllare la pressione una volta al mese nel corso della gravidanza. Se, invece, si verificano molti sbalzi di pressione, possono rendersi necessari controlli più frequenti. Per cercare di mantenere stabile la pressione è importante evitare di stare in piedi a lungo e di passare dalla posizione sdraiata a quella eretta in poco tempo. E’ consigliabile mangiare poco e spesso durante il giorno e tenere a portata di mano una caramella per evitare cali di zucchero improvvisi. Evitare, inoltre, di fare bagni troppo caldi e di non sostare a lungo sotto il sole o in ambienti caldi.
E voi avete sofferto di sbalzi di pressioni in gravidanza?
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