Essere un buon modello per i propri figli. È questo forse il principale compito di una mamma. Ne parlo proprio oggi, in occasione dell’ 8 marzo, perché credo che questa ricorrenza sia particolarmente indicata per riflettere sulla figura della madre in quanto donna. Prima cosa, però, tanti auguri a tutte voi, che ci seguite con affetto. Festeggerete oggi con le amiche o passerete la giornata in famiglia?
Sono molte le donne che, una volta diventate mamme, si annullano totalmente nella maternità. Il proprio bambino diventa il centro del mondo e si dimenticano un po’ dell’universo che le circonda: il marito (o il partner) non è più l’uomo che amano, ma il padre dei loro figli, i propri genitori ormai sono solo i nonni e la quotidianità è tarata solo a misura di bambini: scuola, amichetti, cartoni, orari stabiliti per mantenere regolari le giornate dei cuccioli, ecc.
Tutto questo è molto bello, perché è davvero un atto di generosità, ma non può e non deve essere l’unico modo per vivere. Una mamma è comunque prima di tutto una donna e deve continuare a vivere come tale, solo così sarà un buon modello per i propri figli. Cerchiamo quindi di far posto alla maternità nella nostra vita, ma non chiudiamo i nostri interessi e la nostra femminilità nello stanzino, nell’attesa che il bimbo compia 18 anni.
Una mamma deve insegnare ai suoi bambini a prendersi cura della propria persona e lo fa danno il buon esempio, dimostrando di amarsi e di amare chi le sta accanto, di avere degli obiettivi e degli interessi, lottando per i propri ideali e per il rispetto dei valori in cui crede. Lo so, essere donna è complicato ed è molto difficile far coincidere entrambi i ruoli nell’educazione del bambino, senza che questo ne venga sconvolto. È però solo una questione di equilibri e anche di egoismo. Un egoismo, in questo caso, che è frutto dell’amore, per sé e per chi ci sta accanto.
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