Ansia. E’ una parola -oltre che uno stato d’animo- che mi accompagna da quando sono diventata mamma. Ho il terrore che i miei figli si ammalino, che si facciano male durante lo sport, che crescano bene e sani….E’ naturale, anche se con il tempo comunque ho imparato a gestire l’ansia e a dare il giusto peso alle cose, onde evitare di andare dalla pediatra ad ogni minima alterazione della temperatura corporea o brufoletto che compariva sulla pelle. Ora so quali sintomi devono mettermi seriamente in allarme e quali invece possono essere gestiti con più tranquillità.
1) Febbre alta che non passa
La febbre di per sé stessa non è una malattia (bensì un sintomo, in genere di un’infezione) ed è il motivo per cui andiamo o chiamiamo in continuazione il pediatra. Erroneamente tra l’altro perché è facilmente gestibile e non arreca rischi nella stragrande maggioranza dei casi. Quando deve invece preoccupare? Quando è altissima, oltre i 39°C e non passa con i comuni farmaci o per più di 2 giorni. Ecco in questo caso chiamare il medico è necessario!
2) Mal di testa
Spesso i bambini lamentano mal di testa. Mio figlio ad esempio sviluppa questo sintomo insieme alla febbre e passa con essa. In altri casi è solo sinonimo di stanchezza e va via con un bel sonnellino, in altri è ricollegabile alla lettura e ad un disturbo della vista. Quando però non sembrano esserci motivazioni evidenti ed il mal di testa non ne vuole sapere di andar via per più ore consecutive impedendo al bambino di giocare e svolgere le altre attività quotidiane, allora occorre chiamare il pediatra.
3) Eruzione cutanea
Allergia, malattia esantematica, sudamina……come capire? Non che una malattia esantematica sia un qualcosa di pericoloso, ma è opportuno fare una diagnosi. Come regolarsi? Se si tocca la bollicina spingendo con un dito sulla pelle e questa diventa bianca, per arrossarsi di nuovo quando si lascia, non è necessario preoccuparsi più di tanto. Se il contrario occorre valutare altri sintomi e chiedere al medico: è importante verificare che non vi siano anche labbra gonfie e difficoltà di respirazione.
4) Vomito e diarrea
Frequenti nei bambini. Anche in questo caso vale il discorso fatto per la febbre. Se i disturbi non vanno via nell’arco di 48 ore è il caso di approfondire la questione. Nel frattempo occorre evitare la disidratazione e compensare il malessere del bimbo con tante coccole!
5) Torcicollo
Non bisognerebbe mai sottovalutare mai il torcicollo nei bambini, può essere un semplice e passeggero problema muscolare, ma è anche uno dei primi sintomi di infiammazione delle tonsille nonché della temibile meningite (in tal caso il collo si presenta anche rigido e d il bimbo può avere anche mal di testa e sensibilità alla luce).
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