LA VENTINOVESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA
Eccoci arrivati alla ventinovesima settimana, l’attesa si accorcia e tu sei impaziente di tenere il tuo frugoletto tra le braccia. C’è però l’ansia in agguato, la paura del parto comincia a farsi sentire e tu sei preoccupata di non saper riconoscere che sei entrata in travaglio. Ti chiedi quando si romperanno le acque e perderai il tappo mucoso in poche parole la tua mente è in subbuglio.
Se sei angosciata parla con qualche tua amica che già ha avuto un bambino oppure chiama la tua ostetrica, avrai le tue risposte e ti tranquillizzerai. Quando preparerai la valigia per l’ospedale ricorda di mettere dentro solo lo stretto necessario, gli armadietti degli ospedali sono molto piccoli e soprattutto in questi ambienti fa molto caldo, non portare camicie da notte troppo pesanti.
- LA MAMMA
Qualche vecchio disturbo tornerà a trovarti in queste settimane, come ad esempio l’acidità di stomaco e la stitichezza, come abbiamo detto diverse volte il progesterone rilassa i tessuti muscolari in tutto il tuo corpo, compreso il tratto gastrointestinale. Questo processo assieme all’affollamento che c’è nel tuo addome rallenta la digestione, favorisce l’insorgenza di gas e acidità e può contribuire al fatto che diventi stitica.
Il tuo utero che cresce potrebbe poi favorire l’insorgenza delle emorroidi, questa patologia molto frequente in gravidanza di solito rientra nelle settimane successive al parto. Se avverti prurito o bruciore cerca di non stare seduta troppo a lungo, bevi molto, mangia alimenti ricchi di fibra e soprattutto non prendere medicinali che non ti abbia prescritto il tuo medico.
- IL BAMBINO
Il tuo bambino ha iniziato a prendere quasi 200 grammi a settimana in questo periodo e i suoi polmoni continuano ad esercitarsi nella respirazione. La testa cresce per fare spazio al cervello che ogni giorno vede nascere miliardi di nuovi neuroni. Ora che scalcia a più non posso, vedrai che il tuo ginecologo potrebbe chiederti di fare la conta dei suoi movimenti per verificare il suo benessere e controllare che sia ben ossigenato.
Se vuoi provare a contare i suoi movimenti mettiti sdraiata su un fianco ogni giorno alla stessa ora, rilassati e concentrati su di lui, poi conta quanto tempo occorre al tuo piccolo per farsi sentire almeno dieci volte, conterai calci, pugni, singhiozzi e anche movimenti della testa e del sederino. La buona regola è che non servano più di due ore per arrivare a dieci.
- L’AGENDA DEGLI ESAMI
Da questa settimana ti potrebbe venire richiesto di effettuare una ecocardiografia fetale. Questo esame serve per controllare a fondo il cuore del bambino e mettere in evidenza, qualora ci fossero, delle cardiopatie congenite. Alcuni ginecologi lo prescrivono solo se ci sono indicazioni di rischio, altri invece lo ritengono un esame di eseguire comunque per approfondire la conoscenza dell’anatomia del cuore fetale. Inoltre da questa settimana potrai effettuare gli esami di routine, compresi l’esame delle urine e urinocoltura in caso di elevata presenza di batteri rilevata nell’esame precedente, IgG e IgM per Toxoplasma, Rosolia, Citomegalovirus se negativi precedentemente, la ferritina, e la flussimetria Doppler delle arterie uterine e ombelicali (se la morfologica ha rilevato anomalie) e il controllo pressione arteriosa e peso corporeo.
[Se oltre alla VENTINOVESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA, sei interessata anche al resto, consulta il calendario complessivo delle settimane di gravidanza, per scoprire come cambia il tuo corpo e seguire l’evoluzione del tuo bambino]