Il bambino non ha la percezione del pericolo e di cosa sia giusto e cosa no. Questo è quello che pensano molti genitori ansiosi, ma non è totalmente vero. Ci tengo a mettere l’accento sulla parola “totalmente” perché lo studio di cui sto per parlarvi sostiene che i piccoli a 15 mesi abbiano già abbastanza chiara la differenza tra bene e male. Sono però dell’idea che queste teorie, come sempre, vadano prese con le pinze e non debbano farci calare la soglia di attenzione.
I ricercatori dell’Università di Washington (Usa) hanno scoperto che i bambini, a 15 mesi, quindi con poco più di un anno, sono già in grado di capire se una cosa sia equa oppure no, se sia giusta o ingiusta, se dietro un atteggiamento ci sia dell’altruismo o della spilorceria. Per giungere a questa tesi, hanno esaminato 47 bambini. I piccoli hanno dovuto assistere a dei filmati: nel primo si vedevano delle scene di condivisione del cibo in modo paritario, nel secondo in modo scorretto.
Gli esperti si sono accorti che, in linea di massima, i piccoli sono stati molto più attenti nel secondo filmato, mostrandosi sorpresi per l’ingiustizia. Il secondo step di questo test ha previsto che i “volontari” scegliessero un giocattolo (il loro preferito tra due) e sono stati molti i bambini che hanno deciso di condividerlo con gli altri. I dati hanno dimostrato che il 92% dei piccoli “altruisti” sono anche quelli che si sono dimostrati più stupiti durante la visione del secondo video.
C’è un’altra percentuale molto interessante: l’86 per cento dei bambini “egoisti” è rimasto indifferenti davanti alle scene mostrate in video. Questo studio mostra il legame tra equità e altruismo. Io sono dell’idea che ci sia da un lato una predisposizione, ma che poi certi atteggiamenti siano frutto anche dell’educazione e dell’esempio dei genitori. Una cosa è sicura: i bambini non sono tutti uguali e non è vero che non hanno percezione di ciò che li circonda.
[Fonte: LaStampa]