Sono circa 100mila i bambini maltrattati e abusati in Italia

Si parla spesso di violenza sulle donne dimenticandosi di un altro tipo di violenza, forse ancor più grave. Nel nostro paese 1 bambino su 100 viene maltrattato e più della metà sono femmine. Questo dato emerge da rapporto firmato da Terre des Hommes e Cismai  (Coordinamento italiano servizi contro i maltrattamenti e l’abuso all’infanzia) e intitolato Maltrattamento sui bambini: quante le vittime in Italia? Quantificare esattamente il numero di piccoli che subisce quotidianamente abusi è molto complicato, soprattutto perché intervistare i bambini e ottenere delle risposte sincere (sia in un senso sia nell’altro) non è così scontato.

Fatta questa premessa, l’operazione compiuta da Terre des Hommes e Cismai è l’unico modo per dare un volto e una dimensione a questo problema, che altrimenti rischierebbe di restare nell’ombra. L’indagine si è svolta su 51 comuni ed è stata in grado di raggiungere circa 5 milioni di abitanti, di cui 758.932 minori. I minori a carico dei servizi sociali erano 42.280, l’1 percento maltrattato.  Quali sono stati quindi i risultati di questa ricerca? I numeri, come sempre, sono allarmanti: sono circa 100 mila i bambini maltrattati e di questi più del 52 percento sono bimbe.

Gli abusi sono di diversa natura. Possono, infatti, differenziarsi in violenza assistita (16,6%), maltrattamento psicologico (12,8%), abuso sessuale (6,7%), patologia delle cure – in cui va considerata sia la penuria di cure che la ipercuria – (6,1%) e maltrattamento fisico (4,8%).  È una classificazione molto sommaria e spesso le botte possono anche sovrapporsi al ricatto psicologico o all’abuso sessuale. È quindi una distinzione da prendere con i guanti e serve solo per avere un’idea di quello che avviene nelle case degli italiani. Vincenzo Spadafora, Garante per l’Infanzia, ha commentato a LaSTampa:

In questi due anni di autority, mi sono reso conto che uno dei grandi problemi di questo Paese è l’assoluta mancanza di coordinamento tra i vari servizi e tra le varie risorse esistenti. Girando per i territori mi accorgo di quanto i tagli dei fondi ai Comuni pesano drammaticamente su questo settore. Se i servizi funzionano bisogna ringraziare innanzitutto la grande professionalità e la grande passione di chi lavora su questi temi.

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