Per giocare al telefono senza fili non ci vuole nulla. Non c’è bisogno di attendere una giornata di sole, non è necessario essere degli sportivi o avere delle abilità particolari. È quel gioco che può salvare la giornata in qualsiasi momento e si può svolgere ovunque. La cosa importante è che ci siano parecchi bambini.
È ideale, infatti, che i piccoli siano più di cinque, altrimenti è molto difficile che il gioco si realizzi. Vedete quel telefono rudimentale nella foto? Potete costruirlo se vi fa piacere, altrimenti basterà parlarsi nell’orecchio alla vecchia maniera.
I piccoli devono poi mettersi in fila (non indiana), spalla contro spalla. Qualcuno, estraneo al gioco, deve preparare una serie di frasi o parole. Se i bambini sono molto piccoli, meglio una parola, magari un po’ strana, se invece sono un po’ più grandi una frase è ideale. Per esempio “La luna danza sotto le stelle” o “Raccogliere ortensie in un giardino privato”.
Nel secondo esempio c’è la parola “ortensie” che dovrebbe regalare davvero grandi sorprese. Al bambino all’inizio della fila verrà comunicata la frase o la parola e dovrà a sua volta riferire nell’orecchio, velocemente e sottovoce che cosa ha capito al bambino accanto a lui, che a sua volta farà lo stesso. E via fino alla fine. L’ultimo dovrà dire che cosa è arrivato alla fine del telefono senza fili.
Di solito arrivano parole e frasi storpiate. Ovviamente il gioco è portare a termine la catena con le informazioni giuste. Per rendere la competizione, un po’ più interessante, l’ideale è fare due squadre e dare dei punti. Pensate di giocare a tre: chi vince tre turni ha portato a casa la sfida. Vedrete che il “telefono senza fili” diventa perfetto in classe, in gita, a una festa per bambini o anche in spiaggia con tanti piccolini.
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